Il Museo Castiglioni di Lierna si apre al territorio attraverso percorsi di visita nei luoghi dello scultore e con laboratori dedicati..

ALLA SCOPERTA DI CASTIGLIONI

Nel corso del mese di aprile nella nostra classe  è venuto a trovarci Giovanni. Giovanni è un appassionato di scultura che insegna in una scuola d’arte e lavora come restauratore. Per due mercoledì pomeriggio abbiamo lavorato con lui per conoscere da vicino il mondo della scultura. Ci ha insegnato molti segreti per realizzare un’opera modellando dei materiali, abbiamo  lavorato con la plastilina e poi con il das.
E’ stata proprio un’esperienza  unica nel suo genere, qualcuno di noi ha detto che da grande magari farà lo scultore…
La possibilità di effettuare questa esperienza ci è stata data dall’ Associazione Castiglioni di Lierna, un’associazione del territorio che si occupa di salvaguardare le opere di questo artista, liernese di adozione, e di farle conoscere a tutti.
La signora Roberta ci ha illustrato brevemente la vita di Castiglioni e alcune sue opere importanti. Ci ha spiegato che  portava sempre con sé una matita perché in questo modo fermava le idee, così poteva riprodurre su un foglio ciò che vedeva e gli piaceva. Così abbiamo scoperto che Castiglioni non era solo un grande scultore, ma anche un bravo pittore ed incisore di medaglie.
Il 24 aprile, invece siamo andati alla scoperta del Castiglioni…vicino alla nostra scuola. Fausto ci ha accompagnati al Cimitero, eh sì….perchè anche il nostro Cimitero custodisce molte importanti opere originali dell’artista. Infatti fu lui che ne curò la nuova sistemazione. Ci sono piaciuti molto gli angeli scolpiti in alcuni bassorilievi all’ingresso.
Abbiamo osservato anche le opere monumentali delle cappelle funerarie dell’artista che appartengono ad alcune famiglie tra le più importanti di Lierna: MICHELI, BALBIANI, SIGURTA’, SPADA  e COSTA. Tutte molto belle e molto decorate
Al contrario la tomba dell’artista è molto, molto semplice.
Poi abbiamo raggiunto la Casa delle Associazioni dove abbiamo analizzato dal vero  i calchi in gesso preparati dall’artista come bozza per le sue opere presenti in alcune stanze della casa: il monumento ai caduti di Lecco, la Madonna della Passiflora e la tomba di Alessandro Manzoni.
Ci è piaciuta molto questa avventura nel mondo della scultura e ringraziamo ancora l’associazione che ci ha dato questa opportunità.

CLASSE QUINTA.

                                        

 

SCARICA O VISUALIZZA IL PROGETTO STAMPABILE IN PDF

..........................

Oppure scorri e leggi l'obiettivo del progetto..


Obiettivo del progetto è quello di far conoscere l’opera dello scultore Giannino Castiglioni sul territorio di Lierna attraverso la promozione di percorsi di vista nei luoghi dello scultore e la realizzazione di laboratori didattici per le scuole e i turisti in occasione del cinquantesimo anniversario della morte dell’artista (2021).

Il Museo Giannino Castiglioni di Lierna
Giannino Castiglioni (1884-1971) è la figura di maggior rilievo fra i numerosi artisti che hanno soggiornato a Lierna. Il museo a lui dedicato è destinato ad accogliere i numerosi calchi preparatori in gesso (n. 200 opere) che gli eredi hanno generosamente donato al Comune nel 2003. E’ stato formalmente istituito nel 2015 e fa parte del Sistema Museale della Provincia di Lecco; è inserito nel depliant cumulativo dei 30 musei aderenti al Sistema, nonchè nei percorsi Simple Ways, itinerari turistico culturali verso Expo e oltre progettati dal Sistema per la valorizzazione dei musei e dei luoghi di interesse storico artistico e architettonico presenti nel territorio della provincia di Lecco realizzati in occasione di Expo 2015.
Nel 2015 si è proceduto al restauro di alcune opere dello scultore, tra cui due importanti studi per il Monumento ai Caduti di Lecco in occasione delle celebrazioni della Prima Guerra Mondiale e le stazione della Via Crucis del Sacrario di Caporetto (uno dei numerosi realizzati nelle zone di Guerra, tra cui quello monumentale di Redipuglia in Friuli Venezia Giulia), grazie al cofinanziamento della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lecco. In seguito, grazie anche al cofinanziamento di Regione Lombardia, sono stati restaurate altre opere della collezione che, insieme a quelle conservate presso il Comune,hanno costituito il primo nucleo del Museo. Attualmente sono collocate in due ambienti del Comune di Lierna e presso la Casa delle Associazioni (di proprietà dello stesso Comune).
Per consentire la conoscenza delle opere dello scultore sono stati realizzati pannelli esplicativi e un depliant che illustrano la figura dell’artista nei luoghi che conservano opere dello scultore e che sono oggi visitabili: la Casa delle associazioni (di proprietà dello stesso Comune di Lierna), il Cimitero di Lierna, lo studio dell’artista sempre a Lierna, la Piazza IV novembre di Lierna. Per divulgare i risultati del progetto e far conoscere meglio le opere dello scultore anche al di fuori del territorio liernese è stata progettata durante la Fai marathon (16 ottobre) una visita guidata ai luoghi di Castiglioni, con il supporto dell’Associazione Culturale Giannino Castiglioni di Lierna.

 

Infine nel 2019 in occasione dell’80° anniversario della morte di Papa Pio XI (1939) e del 90° anniversario della firma dei Patti Lateranensi (1929) l’Associazione Culturale G. Castiglioni ha programmato, insieme al Comune di Lierna, il restauro del Monumento funebre del Pontefice realizzato nel 1941 dallo scultore milanese Giannino Castiglioni, liernese di adozione, per le Grotte Vaticane. Il Monumento è stato esposto alla mostra dedicata al Museo della Casa natale del Pontefice di Desio.
Lo scultore ricevette numerosissime commissioni per opere funerarie, oggi ancora visibili nel Cimitero monumentale di Milano; tra queste si ricordano le Edicole di Andrea e Michele Bernocchi, la tomba elicoidale del senatore Antonio Bernocchi, la particolarissima tomba Campari con l’Ultima Cena, l’Edicola Falck e Somaini con la Deposizione di Cristo e il Monumento ad Alessandro Manzoni (di cui il Museo Castiglioni di Lierna conserva i gessi preparatori). Numerosi monumenti funerari si trovano anche nella vicina Valsassina, come ad esempio nel Cimitero di Pasturo l’Edicola della poetessa milanese Antonia Pozzi. Vanno pure ricordati in questo contesto i grandi sacrari della Prima Guerra, realizzati in collaborazione con architetti (tra tutti lo straordinario Re di Puglia), che ancora oggi testimoniano il grande sacrifico di moltissimi soldati, come pure i monumenti ai Caduti, quali ad esempio quello collocato sul lungolago lecchese, realizzato nel 1926.
Riguardo al Monumento del Papa Achille Ratti la commissione giunse dalla diocesi ambrosiana all’artista nell’ottobre 1939: del Pontefice Castiglioni aveva già eseguito nel 1934 la statua dello scalone d’onore del Seminario di Venegono (di cui il Museo dedicato a Papa Ratti a Desio, sua città natale, conserva una bellissima versione di piccole dimensioni in argento e lapislazzuli) e quella collocata nell’atrio dell’Università Cattolica di Milano (1939). Tali monumenti rivelano una straordinario senso di equilibrio e di armonia, che ben illustrano le grandi doti dello scultore e la sua straordinaria abilità tecnica, come appare evidente dall’esecuzione accuratissima del volto, pervaso da una grande serenità, i dettagli della veste e dei pizzi, dei decori e dei particolari.
Lo scultore Giannino Castiglioni e la sua produzione artistica
Giannino Castiglioni nasce a Milano nel 1884 e si è diplomato all’Accademia di Brera. Durante la sua lunga vita partecipa a numerose esposizioni nazionali ed estere, passando dalle esperienze pittoriche giovanili a una totale dedizione all’arte scultorea, con una produzione particolarmente prolifica che conta circa 700 opere, fra cui le monumentali sculture per il Palazzo del Parlamento a Montevideo, la statua del Cristo Re all’Università Cattolica di Milano e quella di Dante nel cortile della Pinacoteca Ambrosiana, senza dimenticare i numerosi monumenti funebri nel Cimitero Monumentale, sempre a Milano, o il Monumento ai Caduti di Lecco e Mandello del Lario e quello dello Scrittore Alessandro Manzoni nel Famedio del Cimitero Monumentali di Milano.

Castiglioni è inoltre coinvolto nella direzione lavori dei cimiteri di guerra e sacrari di Redipuglia, Grappa, Caporetto, Zara, Pola e Timau, mentre innumerevoli sono le medaglie da lui coniate in ricordo di personaggi famosi.

La presenza dello scultore a Lierna risale ai primi anni del Novecento, quando nel suo studio in via Roma si occupa della progettazione e risistemazione del cimitero locale dove oggi rimangono, oltre alla centrale chiesa di S. Michele, le sculture e i bassorilievi per le cappelle Micheli, Balbiani, Spada e Costa. Interessato anche alla risistemazione del Municipio e di piazza IV Novembre, realizza la fontana per l’acqua di Val Onedo. Lo scultore si spegne nel 1971 a Lierna, dove oggi ancora riposa.

Interventi previsti nel progetto:
1. Percorso Castiglioni con I luoghi che conservano opere dello scultore nel territorio di Lierna
- Collocato lungo la strada che attraversa Lierna e sale verso Colico lo studio – abitazione dello scultore Giannino Castiglioni a Lierna, oggi di proprietà
privata, ospitò un tempo numerose opere dell’artista, che vi lavorò a e abitò a partire dal 1927. Qui vennero ideate e in parte realizzate numerose opere, quali ad esempio le due ante della porta del Duomo di Milano con storie del santo vescovo milanese Ambrogio (1937). Castiglioni aveva anche studio a Milano, come indicano le opere sopra riportate, che ben illustrano l’operosità dell’artista e la sua dimestichezza anche con opere di grande formato, come quelle per il palazzo legislativo di Montevideo e l’antenna monumentale di Buenos Aires in Sudamerica.
- La piazza IV Novembre ospita la Fontana della Valle d’Onedo progettata da Giannino Castiglioni nel 1929, come documentano alcune fotografie d’archivio che ne illustrano anche la messa in opera. L’acqua, con il suo sgorgare scandisce il ritmico e lento scorrere del tempo e suggerisce profonde e sempre nuove sensazioni. Così nella fontana della Valle d’Onedo il pulsare costante e armonico dell’acqua contribuiva e contribuisce ad allietare le ore e la vita del centro di Lierna. La semplice struttura di matrice decò, composta da due vasche poligonali in blocchi di serizzo, un tempo aveva il compito di fornire d’acqua potabile piazza IV Novembre, ora oltre ad ornare la piazza funge, come allora, da faro. Al centro delle vasche si erge una colonna coronata da un lampione che idealmente segnala la presenza dell’approdo dal lago: infatti, la fronte a lago del monumento continua in un’ampia gradinata, da poco interamente ripristinata, che congiunge i due bacini creando un discreto e continuo dialogo, che trovava continuità fra i rigogliosi girali d’acanto nella fontana parietale dell’acqua ferruginosa, in via Roma, oggi purtroppo dispersa. La fontanella era costituita da una semplice vasca in serizzo completata da un bassorilievo in bronzo. Il tema era particolarmente gradito allo scultore, come rivela la realizzazione della statua bronzea di San Francesco che predica agli uccelli che decora l’omonima Fontana ottagonale di Milano posta in Via Moscova, vicino alla Chiesa di Sant’Angelo, in cui l’autore denota grande sensibilità nella rappresentazione sia del santo che degli uccelli.- Il Cimitero di Lierna. Nel 1922 su incarico del Comitato “Pro Cimitero” lo scultore Giannino Castiglioni generosamente offrì la sua arte per la nuova sistemazione del camposanto. A lui si devono i due ambienti poligonali d’ingresso, la cappella-ossario e tutte le decorazioni interne ed esterne, in particolare si segnalano gli Angeli in preghiera, sulle pareti degli ingressi, che il modellato semplice e linearistico rende particolarmente comunicativi. La preghiera è resa in modo dimesso ma efficace per rispondere ad una scelta chiara e divulgativa adottata dallo scultore non solo nelle sovrannaturali figure ma anche nelle decorazioni della chiesetta: i fregi che la ornano propongono le simbologie cristiane della Passione, Morte e Risurrezione.
--------------------------------
Il cimitero di Lierna con le tombe realizzate dallo scultore Castiglioni
- Alla risistemazione, nel corso degli anni, si aggiunsero nel Cimitero le realizzazioni delle cappelle Micheli, Balbiani Sigurtà, nel 1929, Spada, nel 1930, e Costa nel 1944, oggi tutte ancora apprezzabili.
Per l’edicola Balbiani Sigurtà, oltre al progetto globale della struttura, l’autore eseguì, ai lati dell’ingresso, l’angelo della Vita e l’angelo della Morte, contraddistinti da un secco linearismo di influenza déco.
Nella cappella Micheli si poteva ammirare la tenerissima Madonna della passiflora (oggi conservata in Comune e accessibile ai visitatori) delineata da eleganza formale e da una intensa indagine introspettiva.
La tomba parietale della tradizione tre/quattrocentesca italiana è fonte di ispirazione per la tomba di Pepita Spada. La parete di fondo della cappella accoglie il sarcofago marmoreo con la defunta giacente mentre due paffuti putti fungono da telamoni. Inflessioni di matrice pittorica definiscono la modellazione della figura femminile, accentuate da una linea morbida ed elegante del panneggio, mentre l’espressione del volto è animata da una sovrannaturale dolcezza.

2. Collegamenti con altri luoghi nel territorio lecchese dove si conservano opere dello scultore Giannino Castiglioni


Durante le viste, verranno segnalati altri luoghi presenti nel territorio provinciale in cui si sono collocate opere dello scultore Castiglioni, in particolare Lecco Monumento ai caduti sul lungolago), Mandello (Monumento ai caduti), Pasturo (tomba di Antonio Pozzi), Bellano (Monumento ai caduti nel Parco delle Rimembranze), per permettere la conoscenza di questo importante artista conosciuto a livello nazionale e che ha lascito numerose opere nel lecchese.
I luoghi verranno segnalati attraverso la realizzazione di una piantina con segnalate le localizzazioni.
Sarà inoltre fornita ai visitatori una mappa con indicati i principali Monumenti ai caduti presenti nell’intero territorio provinciale, in modo tale da consentire la conoscenza di questo importante tema in tutto il territorio lecchese.
Ai visitatori verranno forniti i depliant (precedentemente illustrati) che favoriscono la conoscenza non solo delle opere di Castiglioni ma anche degli altri interessanti luoghi di interesse storico artistico presenti nel centro storico di Lierna (chiese, castello, edifici), oltre che segnalare la presenza della Riva Bianca, considerata a livello turistico una delle più belle spiagge lariane.

3. Laboratori per le famiglie e per le scuole
PROPOSTA EDUCATIVA MUSEO GIANNINO CASTIGLIONI
TRA SCULTURA

TRA SCULTURA E ARCHITETTURA
(Famiglie e Scuola secondaria di primo grado)
Compresenza di queste due arti sull’esempio di alcune opere di Castiglioni, ad esempio monumenti ai caduti di Mandello del Lario e quello di Lecco. Intenzione insieme etica ed estetica dei progetti di Castiglioni.

ANALISI FORMA E COMPOSIZIONE
In sintesi: inventare un monumento traendo ispirazione dai gessi di Castiglioni esposti per creare un’opera equilibrata (scultura + architettura: unione di due arti)
- su un cartoncino bianco (utilizzando diversi colori) inventare composizione scegliendo struttura architettonica e inserendo figure (mostrare esempi dei monumenti di Castiglioni)
- alternativa fornire cartoncino bianco con struttura già disegnata (da un monumento di Castiglioni, ad esempio struttura del Golgota tomba di Antonio Bernocchi al Monumentale di Milano) sopra alla struttura i partecipanti metteranno un foglio di acetato e disegneranno delle figure in armonia con la forma architettonica (+ foglio e matita per creare una bozza prima di procedere - Giannino Castiglioni aveva la matita sempre pronta nel taschino della giacca per “fermare le idee” come raccontano i nipoti)
- oppure triplo livello: foglio bianco come base, due fogli acetato con due pennarelli di diverso colore. Su un foglio si disegna la struttura architettonica e la si mette sulla base di cartoncino bianco che serve per creare contrasto, sull’altro foglio di acetato si disegnano delle figure. Infine si sovrappongono i fogli di acetato (+ foglio e matita per creare una bozza prima di procedere)
+ ITINERARIO A LIERNA per stimolare la conoscenza del patrimonio artistico locale.

KIT DELLO SCULTORE
(Famiglie - Turisti - Scuola primaria e secondaria di primo grado)
Prima di iniziare la visita a ciascun partecipante sarà consegnato un KIT (può essere un sacchetto di stoffa comodo da trasportare durante il percorso). All’interno di esso saranno inseriti degli strumenti utili al percorso di visita. Obiettivo: rendere gli alunni protagonisti dell’esperienza (costruzione personale grazie al KIT che resterà a loro), mantenere l’attenzione grazie al coinvolgimento continuo – quindi maggiore interazione, fissare dei concetti grazie a dei semplici e stimolanti mezzi, evitare la solita divisione temporale fra visita guidata e laboratorio didattico – le due fasi si intersecano.
KIT dei materiali

-Foglio bianco con scritto “FERMARE LE IDEE” (Giannino Castiglioni aveva la matita sempre pronta nel taschino della giacca per “fermare le idee” come raccontano i nipoti) – richiesta: pensare a una figura/soggetto e rappresentarlo – creare una propria idea di scultura
-cubetto di ARGILLA da maneggiare per entrare in contatto la materia prima dello scultore

-BIANCO COME IL…GESSO sacchettino con gessetto + cartoncino spesso – spiegazione tecnica formatura in gesso – utilizzo gessetto: cartoncino sul quale consumare il gessetto e ricavare la polvere da raccogliere nel sacchetto – capire che le statue partono dalla polvere di gesso… sono opere da conservare/problemi conservazione ecc.

-QUEST’OPERA RAPPRESENTA…. Cartoncino che simula una didascalia – si chiede ai partecipanti di immaginare cosa un’opera rappresenti (ideale per opere con istanze simboliche) in questo modo possono offrire il loro punto di vista sull’opera - interpretazione
-

CACCIA ALLA STATUA/AI GESSI particolare ingrandito di una statua da collegare all’opera – osservazione di particolari espressivi del volto o gestualità corpi, stimolare attenzione (fornire alcune indicazioni/indizi per guidare l’identificazione)

-DENTRO E FUORI fotografia del Monumento (con riferimento alla collocazione sul territorio) da collegare all’opera in gesso – stimolare la conoscenza del patrimonio artistico locale + capacità di relazione/osservazione + strumento utile per spiegare il perché DENTRO ci sono i gessi e FUORI opere identiche ma di diversi materiali
-aggiunte varie: ad esempio aggiunta della cornice di cartoncino con foglio acetato, anche colorato, + pennarello per indagine espressiva volto delle statue o del compagno (che fa da modello – poi si alternano) come nel laboratorio dedicato al ritratto, oppure indagine compositiva fermando delle linee sull’acetato – ad esempio le linee architettoniche dello studio della porta del Duomo, oppure gestualità di alcune statue – ad esempio pannello Dolenti.

ESPRESSIONI DI GESSO
(Famiglie - Turisti - Scuola primaria e secondaria di primo grado)
Abilità ritrattistica di Castiglioni – medaglistica
Riflessione sugli atteggiamenti e le espressioni dei soggetti ritratti per poi realizzare alcuni veloci ritratti di un altro partecipante, il quale dovrà assumere diverse espressioni in base alle richieste – ad esempio seguendo il pathos di alcuni soggetti di Castiglioni – dolore, gioia, posa celebrativa ecc.
Lavoro a coppie/esercizio di analisi espressiva e copia dal vero/sottolineare importanza del ritratto nell’arte.
Supporto: foglio semplice o acetato, magari di diversi colori in base al sentimento - inserito all’interno di una cornice rigida, in questo caso il ritratto del compagno lo si fa ponendo il foglio davanti al volto – traduzione linee
Opere alle quali fare riferimento stazioni della via Crucis del Sacrario di Caporetto drammatizzazione –

OPERE TEMA RELIGIOSO + Busto soldato Vagliasindi + pannello funebre + busto Giovanni Feltrami (considerazioni in questo caso sull’utilizzo del marmo..) + tondo Alessandro Manzoni ecc.

RICORDI E MEMORIE/SCOLPIRE LA MEMORIA
(Famiglie - Turisti - Scuola secondaria di primo grado)
Arte - strumento di cronaca - viaggio memoria

TEMA MEMORIA: Monumento funebre Alessandro Manzoni nel Famedio del

Cimitero Monumentale di Milano, pannelli Dolenti ecc.
TEMA GUERRA: Arte e guerra – capire un legame – leggere la storia grazie all’arte, occasione di approfondimento figurato di temi e fatti storici e sociali - Monumento alla Vittoria Magenta/Monumento ai caduti della Resistenza in Piazzale Loreto/ Monumenti ai caduti di Mandello del Lario e di Lecco + busto soldato Vagliasindi ecc.

Laboratorio /
1. particolare di un’opera ingrandito (CACCIA ALLA STATUA) – osservazione e riconoscimento dell’opera in base a indicazioni fornite, ad esempio domande teoriche o indizi. Ad esempio ingrandimento monumento ai caduti domande sulla guerra, oppure domanda su Manzoni ecc.

2. DENTRO E FUORI – COLLEGAMENTO GESSO CON MONUMENTO – contestualizzare le opere (concetto della MEMORIA COLLETTIVA – tomba Manzoni si trova al Cimitero Monumentale e COMMEMORAZIONE – Monumento a Loreto per strage Piazzale Loreto)

3. MAPPA CON MONUMENTI AI CADUTI DEL TERRITORIO- dopo aver collegato opera in gesso con fotografia del monumento si ottengono dei bollini. Successivamente si dovranno incollare i bollini su una mappa – bollino con scritto nome del monumento e data. Stimolare orientamento sul territorio.

TEATRO DI GESSO/ IL TEATRO DEI GESSI
(Famiglie - Turisti - Scuola primaria e secondaria di primo grado)
Il pensiero e la ricerca dello scultore sta dietro ogni singola posa – le pose delle statue non sono casuali ma rivelatrici di un sentimento e di un’intenzione.
Studio e interpretazione espressioni e pose delle statue – statue come su un palcoscenico teatrale - sono così perché vogliono esprimere … cosa? Lo si chiede ai partecipanti (se possibile scriverlo su un foglietto di cui poi viene data lettura).
I partecipanti saranno coinvolti in esercizi legati al gesto teatrale e la sua vita nello spazio - esperienza performativa: movimento e enfatizzazione delle emozioni trasmesse dalle sculture. Quali atteggiamenti assumere ad esempio per celebrare le gesta?
Le statue sono immobili ma dinamiche – i partecipanti proveranno a restare fermi nelle pose assunte per comprendere questo sottile legame (utilizzo panneggi da fare indossare?).
I movimenti formeranno una scena, che potrà essere fissata dagli alunni (non in posa) su un foglio semplice o acetato. Con delle penne colorate si tracceranno le linee dei corpi dei compagni per comprendere la composizione. Risultato: opera collettiva + possibilità di fotografare la scena/composizione ottenuta.
Riferimento a opere con più figure: ad esempio Via Crucis Caporetto + pannello con Dolenti

MEMORY
(Bimbi età prescolare)
Gioco del Memory – tessere con la riproduzione delle opere.
Scopo del gioco accoppiare stessa opera (oppure, variante più difficile, accoppiare il gesso al monumento).

L’ARTE DEL FARE (laboratorio scultura)
(Famiglie - Turisti - e Scuola primaria e secondaria di primo grado) Apprendimento dei principi fondamentali della tecnica del calco.
Si analizza il gesso si spiega origine e tecnica formatura (la struttura metallica è visibile in alcune opere). Esame di una formella in argilla sulla quale si imprime una forma (una mano, una foglia, un insieme di oggetti per creare una composizione) preparazione collettiva del gesso e colatura dentro un telaio di legno (posto sopra la formella in argilla) – concetto di negativo e positivo. Possibilità di manipolare l’argilla e creare un modellino per una scultura traendo ispirazione dalle opere viste (ad esempio riferimento alle figure abbozzate per lo studio della porta del Duomo di Milano).

STORIE DI ARGILLA
(Famiglie - Turisti - Scuola primaria e secondaria di primo grado) In riferimento alle formelle della porta del Duomo di Milano, che rappresentano le storie di S. Ambrogio, ciascun partecipante illustrerà un episodio di una storia inventata (divisa in sequenze) ispirata alle opere di Castiglioni (oppure fatto storico/racconto che conoscono) – formelle di argilla da incidere che, messe in ordine, narreranno la storia – stimolare tecnica, fantasia e potenziale narrativo. (Formelle finite: fotografate e poi distrutte - recuperato materiale per evitare sprechi) Aggiunta al laboratorio: dimostrazione calco gesso da una formella di argilla.
Att.ne : si precisa che ogni attività, in relazione all’emergenza Covid – 19, può essere svolta dall’operatore con la partecipazione non attiva dei presenti; verrà inoltre valutata la possibilità di tenere all’aperto i laboratori.

Destinatari:


Il progetto è mirato allo sviluppo del turismo di prossimità che, in conseguenza all’emergenza Covid – 19, ha visto Lierna come località particolarmente gradita sia per la sua posizione strategica lungo il lago (con la possibilità di usufruire della spiaggia della Riva Bianca, ma anche la presenza del vecchio borgo a lago nel quale si conservano edifici storici di grande interesse - Chiese, palazzi, Castello – e i luoghi legati al Percorso Castiglioni (ora segnalati nella cartellonistica del paese), a partire dalla centrale piazza IV Novembre.
Si segnala infine la prossimità con il Sentiero del viandante che può mettere in relazione con altre località poste lungo il percorso, ampliando così il bacino di utenza dell’offerta turistica.
I destinatari sono dunque i turisti e i visitatori abituali. Le attività di laboratorio sono dedicate anche alle famiglie locali e non, e alle scuole.

Attività di promozione:
L’attività di promozione è prevista attraverso il sito dell’Associazione, la Pro loco e il Comune oltre che l’inserimento nel portale DiscoveryLecco.

 

SCARICA O VISUALIZZA IL PROGETTO IN PDF STAMPABILE

---------------------------------

LINK FOTO LABORATORI BAMBINI

Copyright by Associazione Giannino Castiglioni Lierna 2023/ 2024.

Tutti i diritti riservati. Immagini e testi riservati. Webdesign riservato.

__________________________________________________________

Restauro del monumento funebre in gesso, per il sarcofago di Pio XI di Giannino Castiglioni - Restauro a cura della Associazione Castiglioni di Lierna in collaborazione con il Comune di Lierna. esposizione al Museo di Desio, in occasione dell'80° anniversario della morte.
Eseguito da Arterosa di Cinzia Parnigoni - con la collaborazione di Veronica Alampi. 9 Febbraio 2019. 

 

 

________________________________________________________________

 

 


 

 


 

annamaria isacco

annamaria isacco

Marina Gallandra

Marina Gallandra

Marina Gallandra

Marina Gallandra